Il Tempo, in sé fluire di momenti transeunti che vanno accolti, si apre a un "oltre" custode Eterno di valori trascendenti che vanno abitati. Vicende e realtà tendono alla suprema fusione nell'infinita Totalità, anima di ogni Speranza.

mercoledì 20 novembre 2019

Introduzione allo studio di Luigi Corvaglia da Melissano


di Cosimo Scarcella

"Noi salentini, noi italiani tutti, abbiamo un debito morale con Luigi Corvaglia, l'nsigne pensatore, che ci ha lasciato un pingue patrimonio culturale, in gran parte ancora inedito. Per il valore intrinseco dell'opera del nostro grande Gigi, potremmo forse ripetere la pittoresca definizione che Vincenzo Monti ebbe per quella di Giambattista Vico: irta di rupi e gravida di diamanti. Un'opera che doveva fatalmente condannare il pensatore di Melissano alla solitudine e all'incomprensione: ma anche incitare i posteri, soprattutto i giovani, a scavare nella sua miniera".
Alfredo De Donno, Da Giuseppe Libertini a Luigi Corvaglia, in Apulia, 1975, n. 2, Archivio

"L'umanesimo laico e mazziniano del dopoguerra, quale il Corvaglia a se stesso presento, se da una parte lo riporta ai lontani anni liceali e universitari in Galatina e a Pisa, dall'altra suggella natura e sostanza dei suoi studi come predilezioni e carattere dell'uomo. L'unità è qui. La lezione sua più valida è qui. Il fraintendimento
nasce nel distinguere l'opera scritta dall'azione pratica, gli scritti letterari e filosofici dal pensiero politico e civile. Gli uni e gli altri hanno invece la stessa matrice. Gli uni e gli altri nascono in un unico atto di meditazione e di ricerca"
Aldo Vallone, Profilo di Luigi Corvaglia attraverso scritti inediti, in 'La Zagaglia XIII, n. 50, 1971.

Nessun commento: