Interessi preminenti e motivi costanti del suo impegno culturale sono, quindi, lo studio delle dottrine politiche e filosofiche e le ricerche sulle concrete situazioni storiche, in cui esse sono state formulate o anche realizzate quali forze determinanti della vita consociata ed istituzionalizzata.
La scoperta dei rapporti reciproci tra fatti e idee costituisce, pertanto, la condizione necessaria e la finalità primaria dei suoi studi, durante i quali conferma e accresce la propria consapevolezza dell’intrinseca valenza teoretica di ogni accadimento storico. Per questo nelle sue ricerche mira a identificare con rigore storiografico i nessi esistenti tra le teorie politiche e filosofiche di un medesimo o di successivi periodi storici.
I primi risultati cui perviene sono costituiti dalla pubblicazione di due volumi dedicati a visioni diverse per collocazione storica, ma realizzati con intenti di comparazione di culture: il volume "Il Pensiero di Jacques Maritain" (Manduria, Lacaita Editore 1978) e il volume "Condorçet. Dottrine politiche e sociali di Condorçet" (Lecce, Milella Editore 1980). Sono entrambi pensatori francesi. Il primo lo indaga in quanto ritenuto testimone autorevole e documento significativo di complesse vicende sociali, politiche e religiose del XX secolo; il secondo lo studia non tanto quale teorico dei “progressi dello spirito umano”, quanto piuttosto quale invalicabile “nesso culturale” e fecondo “osservatorio” delle dottrine politiche e sociali dell’intero XVIII secolo, da lui arricchito mediante il proprio audace e originale profilo teoretico del diritto repubblicano (in pieno sistema monarchico) e democratico (in indiscusso clima di assolutismo).
Procede, intanto, anche l’impegno in un secondo campo storico di interessi: i pensatori e le correnti del Novecento filosofico italiano, con particolare riferimento alla storia della filosofia detta “minoritaria”, in quanto non in mostra né in posizione di confronto; ma non per questo meno carica d’incisività teoretica e di capacità innovativa grazie alle concrete proposte di rinnovamenti, sempre dettati da esigenze morali e sorretti da motivazioni anche religiose, ritenute sicuro lievito di dignità umana nella libertà politica.
Entro questa prospettiva nasce e matura il progetto della ristampa, dopo quasi mezzo secolo (Milano, Marzorati 1990), della monografia su Piero Martinetti scritta da Alfredo Poggi subito dopo la morte del filosofo. Essa, infatti, è in primo luogo un indubbio documento storico, che data quasi sicuramente — come annota Enrico De Mas nella Presentazione del volume — la “ripresa filosofica dopo il fascismo” e testimonia un’impresa “piena di audacia, intellettuale e morale” da parte dell’autore e dell’editore. In secondo luogo contribuisce a riscattare — come intendono mostrare le pagine dell’Introduzione — le vere dimensioni della cultura spiritualistica e pluralistica allora emarginata dall’ostracismo dell’imperante idealismo immanente. Per evidenziare questi valori intrinseci dell’opera, si è curato il testo originale di Poggi con interventi sugli aspetti sia formali e sia di contenuto, finalizzati a rendere agevoli la lettura e la comprensione del pensiero di Martinetti e del suo biografo; si è dedicata, infine, particolare attenzione nell’aggiornare le indicazioni bibliografiche secondo edizioni più recenti e nell’identificare i possibili nessi storici, filosofici e politici.
Grazie, poi, al sodalizio culturale con il prof. Enrico De Mas, che nel 1987 lo chiamò nel gruppo di ricerca “Eirenikon” presso l’Istituto di studi storici e politici della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, è andato definendosi un ulteriore campo di studio: la ricerca sui secoli XVI-XVIII, perseguita secondo gli intenti propri della Collana “Eirenikon” fondata da De Mas nel 1989, il quale ne puntualizzava così le finalità: “questa collana di testi irenici ed ecumenici (...) tende a raccogliere e a riproporre all’attenzione degli studiosi —seguendo sempre i criteri scientifici della sistemazione storiografica e le regole della filologia del testo — le proposte concrete, (...) che furono dettate in quei secoli da scrittori eminenti e influenti”.
Frutto di questo studio sono:
- Il saggio Machiavelli, Tacito Grozio: un nesso ‘ideale’ tra libertinismo e previchismo apparso su “Filosofia” (Torino, Mursia 1990).
- Tre volumi pubblicati, appunto, nella collana “Eirenikon”:
- La via della luce di Amos Comenio (Pisa, Del Cerro 1992),
- L’armonia del mondo di Giovanni Keplero (Pisa, Del Cerro 1994),
- L’angelo della pace di Gaspare Scioppio (inedito).
La ricerca in atto, per la medesima collana, per lo studio monografico sul "Sistema teologico unico" di Goffredo Guglielmo Leibniz.
Ancora inedita è anche la monografia su Il 'Sogno' di Keplero. Progettare un mondo realmente possibile, studio sulla filosofia politica nelle ricerche di Astronomia di Giovanni Keplero.
Dal 1995 al 2000 è stato Direttore della Fondazione Culturale “A. Filograna” di Casarano (Lecce), di cui ha organizzato e coordinato le iniziative, promuovendo occasioni e opportunità di dialogo tra studiosi sempre di diverse matrici di pensiero e su argomenti che venivano suggerite di volta in volta dalla ricerca e dal territorio: in questa prospettiva ha promosso convegni di studio nazionali e internazionali, i cui risultati sono stati pubblicati nei volumi della Collana “Ricerche e Proposte”, edita dalla medesima Fondazione presso Piero Manni Editore di Lecce, a cura del sottoscritto.
Di tali attività sono stati pubblicati i seguenti volumi:
- Strategie economiche e dimensioni etiche per uno sviluppo più umano, Lecce, Piero Manni Editore 1997.
- La coesistenza fra le culture presenti nella civiltà mediterranea, Lecce, Piero Manni Editore 1998.
- La Convenzione Europea di Bioetica. Qualità e sacralità della vita, Lecce, Piero Manni Editore 1999.
- Cultura, Impresa, Banca, Enti Locali. Momento di concertazione per lo sviluppo del Salento, Lecce, Piero Manni Editore 2000.
Nell’anno accademico 2001-2002 ha insegnato, a contratto, Storia della Filosofia Politica nel Corso di Laurea Interfacoltà di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l’Università di Lecce.
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